Verifiche impianti elettrici

Al fine di garantire la sicurezza delle persone che accedono all’interno di locali destinati ad uso medico, gli impianti elettrici devono sottostare a quanto descritto dalla norma CEI 64-8 (Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua) Parte 7 (Verifiche) Sezione 710 (Locali ad uso medico).
Il controllo degli impianti elettrici è necessario, infatti, per verificare se sono rimaste inalterate le caratteristiche degli impianti in termini di efficienza e sicurezza in modo da contrastare eventuali rischi di microshock, folgorazione, innesco e/o propagazione di incendi. Le norme offrono un contributo per la riduzione di rischi di altra natura riguardanti, ad esempio, illuminazione di emergenza e alimentazione di riserva.
Le verifiche periodiche degli impianti elettrici sono un obbligo (D.lgs. 81/08 art. 80 – Testo unico sulla sicurezza sul lavoro) che fa capo al datore di lavoro (nello specifico, il medico titolare dello studio medico), il quale dovrà rivolgersi a personale tecnico idoneo per la realizzazione di suddette prova consistenti sia in esami a vista che strumentali. Bisogna far presente che il medico è responsabile delle verifiche periodiche sugli impianti elettrici anche nel caso non sia il proprietario dell’immobile, ma solo locatario.
Tutte le strutture sanitare sono soggette alla CEI 64-8 dal momento che tale normativa intende per luogo a uso medico qualsiasi locale destinato a scopi diagnostici, terapeutici, chirurgici, di sorveglianza o di riabilitazione dei pazienti, inclusi i trattamenti estetici.
La tipologia di prove da effettuare varia in funzione di diversi fattori come, ad esempio, la dimensione e la tipologia della struttura, le modalità di accesso da parte dell’utenza, la tipologia di attività svolta nei singoli locali. Per determinare un programma di verifiche è sufficiente un sopralluogo da parte del personale tecnico che individuerà la tipologia di prove da effettuare e la periodicità definita dalle normative vigenti.
La norma CEI 64-8 obbliga dunque ad effettuare le seguenti verifiche, ove applicabili [tra parentesi l’intervallo di periodicità]:
- prova di intervento degli interruttori differenziali [1 anno]
- misure per verificare la continuità (locali di gruppo 1) o il valore della resistenza (locali gruppo 2) del collegamento equipotenziale supplementare [2 anni];
- prova funzionale dei dispositivi di controllo dell’isolamento [6 mesi];
- controllo, mediante esame a vista, delle tarature dei dispositivi di protezione regolabili [1 anno];
- prova funzionale dell’alimentazione dei servizi di sicurezza con motori a combustione a vuoto [1 mese (a vuoto), 4 mesi (a carico)];
- prova funzionale dell’alimentazione dei servizi di sicurezza a batteria [6 mesi].
Al termine dell’attività viene rilasciato un report con tutti i risultati degli esami a vista e delle misure effettuate su ogni interruttore differenziale e collegamento equipotenziale. In caso di non idoneità verranno suggerite le misure da adottare.
Tutta la documentazione, con data e firma dell’ingegnere, dovrà essere conservata e mostrata durante i controlli delle Autorità preposte per non incorrere nelle sanzioni in base alle norme vigenti.